La storia del nostro Club inizia nel 1992

“Una buona notizia: anche la Liguria, dopo Torino, Milano ed il Triveneto e Roma ha costituito un club per le tecnologie dell’informazione: il CTI Liguria”. Così esordiva il giornalista Vergnano sulla Rivista Fida nel marzo del 1992.

Era nato il Club ligure ed era stato costituito con un atto notarile da Renzo Provedel, Agostino Barbera, Sergio Raimondi, Livio Cimorelli, Marco Brasca, Luigi Oliva.

La storia del Club è lunga, ad oggi, quattordici anni ed è stata plasmata da oltre cento Soci, da tre Presidenti, da una decina di Consiglieri e da almeno una cinquantina di eventi che, letti in retrospettiva, ci permettono di “tracciare” anche un pezzo di storia dell’ICT in Italia ed in Liguria.

 


I grandi eventi del Club 1992-2006

E in questo periodo dobbiamo anche ricordare due eventi, ancora più corali, di grande rilevanza per il Club in quanto hanno coinvolto molti Soci e molta energia e competenza:

la Presidenza FIDA affidata al Club Ligure, con la guida di Renzo Provedel, nel periodo 1998-2000 culminata nel Convegno del Lingotto del 2000 con 500 partecipanti
la Mostra PER FILI E PER SEGNI, tenutasi a Genova tra ottobre e dicembre 2004 con 10.000 visitatori e grande rilevanza mediatica

 


La presidenza 1992-1998, Renzo Provedel

Andiamo per ordine a partire dalla prima Presidenza, quella di Renzo Provedel, dal 1992 al 1998. Scorrendo i titoli degli incontri organizzati in quel periodo con i “personaggi” dell’ICT italiana ed i temi dei gruppi di lavoro si trovano quei fenomeni e quelle linee di sviluppo dell’ICT che caratterizzeranno profondamente gli anni 90 e 2000. Il Club anticipava e proponeva discussione e riflessione su temi i cui effetti si sarebbero sviluppati negli anni successivi... alcuni ci stanno raggiungendo oggi! Li ricordiamo brevemente con qualche flash:

Il supercalcolo (Roberto Vio, Riccardo Cerretti)-1993: il progetto APE 100 dell’Istituto di Fisica nucleare (INFN), ri-affrontare e ri-scoprire fenomeni complessi come la meteorologia e la progettazione industriale di manufatti con una enorme capacità di calcolo (gigaflop)
Come cambia il ruolo del capo dell’Informatica-1994 (Tarcisio Zucca Alessandrelli): la crisi di ruolo causata dall’ outsourcing, la sfida dell’IT è diventare leva strategica per creare valore
Le reti civiche anticipano Internet-1994 (Giuseppe Caravita): la rete che supera il modello client-server, il primo browser Mosaic in Internet, in California le prime esperienze di e-commerce
Un nuovo modello di relazione tra PA e cittadino-1994 (Luigi Manfredi): non più cittadino-postino ma PA che si integra e da servizio
Seminario su INTERNET-1995 (Joy Marino e aziende genovesi): che cos’è Internet, applicazioni in rete, innovazione veloce
Scenari Gartner-1995 (Giorgio Zoppi): il concetto di ICT abilitante, miglioramento continuo, il marketing del CIO
Pier Giorgio Perotto, il libro Cambiare pelle per salvare la pelle-1995: cambiare i processi di innovazione, change management continuo, le PMI creano innovazione
Workflow, il caso Fininvest-1995 (Gian Michele Ottina): vince il workflow rispetto al business process re-engineering per ritorno economico e velocità di “execution”
Tavola rotonda sulle Telecomunicazioni (Francois de Brabant ed  i grandi attori italiani)-1995: quanto e dove investire per la società dell’informazione 1/3.infrastrutture, 1/3 contenuti, 1/3 apparati utenza

La presidenza 1998-2001, Pier Giorgio Perotto

La seconda Presidenza è quella di Piergiorgio Perotto che inizia nel 1998 e termina nel 2001. Piergiorgio Perotto apre il Club ad una dimensione imprenditoriale affrontando temi come il Venture Capital nel settore ICT (incontro con Elserino Piol) e la liberalizzazione delle telecomunicazioni (incontro con Riccardo Ruggiero-allora AD di Infostrada),  coinvolgendo attivamente la scuola SOGEA dell’Unione industriale di Genova e promuovendo l’iscrizione al Club di imprenditori della new economy genovese.

Durante il suo mandato la federazione FIDA, guidata dal genovese Renzo Provedel, organizza un convegno a Torino Lingotto durante il quale il tema dominante è “capire” il fenomeno Internet e l’esplosione dell’interesse mondiale per le nuove tecnologie ICT. E’ quel fenomeno che sarà, ahimè, ricordato come la grande bolla Internet, durante la quale il prezzo delle azioni ed in generale gli indici di borsa crescono esponenzialmente e gli IPO (cioè le nuove aziende ICT quotate in Borsa) si affollano per conquistare masse ingenti di denaro per lo sviluppo.

Pier Giorgio Perotto aveva anticipato già nel 1995 i rischi di una economia basata sul denaro ed invocato una economia basata sulla creazione di valore (il suo libro: Cambiare pelle per salvare la pelle).

Pier Giorgio Perotto, scomparso nel 2002, sarà presente nella Mostra PER FILI E PER SEGNI con la sua esemplare storia di ricercatore, innovatore e di precursore, col Programma 101 (soprannominata la Perottina), del Personal Computer.

In questa Mostra verrà ricordato il suo lavoro, attraverso l’esposizione del prototipo del calcolatore da tavolo Programma 101 e attraverso filmati che raccontano la storia del successo dell’antesignano del personal computer, la sua “perottina”.


La presidenza 2001-2006, Giorgio Sivori

La terza Presidenza, quella di Giorgio Sivori inizia nel 2001 e termina nel 2006. Questa Presidenza è caratterizzata da una forte crescita dei Soci, che arrivano a 70 e dall’organizzazione, presidiata da FIDA ed AICA, della Mostra di Genova “Per fili e per segni” in cui si racconta la storia dell’ingegno italiano nello sviluppo dell’ICT.

L’idea nasce proprio a Genova nel dicembre 2002 raccogliendo la provocazione del prof. De Rita, testimonial di Fida nei grandi eventi, che rivolgendosi proprio ai soci Fida ci disse che l’identità di una persona (ma vale anche per le famiglie professionali) nasce col racconto della propria storia e che gli informatici italiani non avevano ancora raccolto questa sfida: raccontarsi e raccontare la storia dei tanti successi nati da italiani e magari sviluppatisi all’estero, dando quindi un grande contributo allo sviluppo internazionale delle conoscenze (sarebbe bastato pensare a Meucci, Marconi e noi diciamo orgogliosamente Perotto).

Aica viene coinvolta da Renzo Provedel, consigliere anche di Aica in rappresentanza di FIDA,  e viene convinta a partecipare a questa “avventura”; diciamo avventura per  le enormi energie e gli enormi rischi dell’impresa: l’impegno di decine di persone, di cui molte genovesi, le ansie per arrivare al fatidico giorno dell’apertura della Mostra, la dimensione dell’evento:

3.000 metri quadrati di esposizione
centinaia di oggetti esposti
un investimento di circa 800.000 euro sostenuto dalle due associazioni
una decina di sponsor anche internazionali
10.000 visitatori
decine di interviste dei media  e tante altre attività